espositore tabacchi

Vi siete mai chiesti se fosse legale comprare sigarette o tabacco online? Probabilmente si! D’altronde ormai il commercio elettronico è in piena ascesa in ogni parte del mondo. L’Italia ovviamente non è da meno, anche se è innegabile che siamo molto indietro rispetto a molte nazioni europee o all’America. Tra le ricerche di google le chiavi di ricerca “vendita di sigarette online” e “vendita di tabacco online” sono in continua crescita. Per quale motivo? Il costante aumento, nel corso degli anni, del prezzo dei tabacchi e delle sigarette è un dato di fatto e sicuramente è la causa scatenante di queste ricerche. Ma c’è dell’altro? Vediamo innanzitutto di capire quale sia la normativa in materia sul territorio italiano.

Cosa dice la Legge.

Il reato è quello previsto dall’art. 291-bis TULD che recita cosi:

 

 Art. 291 – bis

Contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

(Testo: in vigore dal 19/04/2001)

1. Chiunque introduce, vende, trasporta, acquista o detiene nel territorio

dello Stato un quantitativo di tabacco lavorato estero di contrabbando

superiore a dieci chilogrammi convenzionali e’ punito con la multa di lire

diecimila per ogni grammo convenzionale di prodotto, come definito

dall’articolo 9 della legge 7 marzo 1985, n.76, e con la reclusione da due a

cinque anni.

2. I fatti previsti dal comma 1, quando hanno ad oggetto un quantitativo di

tabacco lavorato estero fino a dieci chilogrammi convenzionali, sono puniti

con la multa di lire diecimila per ogni grammo convenzionale di prodotto e

comunque in misura non inferiore a lire 1 milione.

 

Comprando sigarette o tabacco trinciato online rischiate quindi di passare guai seri. La legge (che non ammette ignoranza) esprime il concetto in maniera chiara: Si tratta a tutti gli effetti di Contrabbando di tabacchi lavorati esteri. Molte persone, che negli anni passati acquistavano sigarette e tabacchi online, pensavano invece che l’ordinare da siti internet con base EU o ExtraEU fosse equivalente al tornare da un viaggio in Romania con in borsa 3 stecche di sigarette. Di ritorno da un viaggio infatti, è prassi comune portar via sempre qualche stecca di sigarette per sè o per parenti ed amici. Ad oggi, perlomeno rifacendomi a ciò che sta scritto sul sito dell’agenzia delle dogane, possiamo portare con noi fisicamente fino ad un massimo di 4 stecche se si proviene da un paese UE, o di 1 stecca se si proviene da un paese ExtraUE.

La vicenda YeSmoke.

Il marchio YeSmoke nasce a Balerna, in Svizzera, il 1 gennaio del 2000. Fu uno dei primi negozi a vendere sigarette online ed il successo, come penso immaginerete, fu dirompente. A distanza di un anno dall’apertura del sito, YeSmoke totalizzava già oltre 6 milioni di stecche di sigarette vendute in tutto il mondo. Molti lo proclamarono come il più grande contrabbando di sigarette della storia moderna, tanti altri invece come uno sfrontato tentativo di aprire un mercato altrimenti chiuso, protezionistico. Sempre nello stesso anno Philip Morris darà il via ad una causa legale contro l’azienda svizzera, causa che poi si chiuderà 3 anni dopo, nel dicembre del 2003. Le motivazioni non sono difficili da immaginarsele: Concorrenza Sleale e Violazione di Copyright. YeSmoke ad ogni modo continua a spedire stecche di sigarette ai suoi sempre piu numerosi clienti. Il 16 novembre 2004 si consuma l’ultimo atto della “Fase 1” di YeSmoke. Duecento e più agenti in sommossa fermano un Boeing 757 cargo della DHL proveniente dalla svizzera con a bordo 150.000 stecche pronte da essere immesse nel mercato americano. Nei giorni successivi nei Tg di tutto il mondo non si parlerà d’altro. La condanna per YeSmoke si concluderà con una multa di 548 Milioni di Dollari, poi ridotti in seguito a circa 173 Milioni.

La “Fase 2” inizia nel 2007. Con i soldi guadagnati dal commercio online di sigarette, YeSmoke si mette in proprio come produttore di tabacco e si trasferisce in Italia, a Settimo Torinese. Qua verrà aperta la fabbrica da “50 milioni di stecche l’anno”.

Ad oggi YeSmoke e Chiaravalle sono le uniche aziende italiane che operano nel settore del tabacco. Non vorrei andare fuori tema, quindi se volete approfondire meglio la politica di YeSmoke, leggere i suoi manifesti contro le multinazionali del tabacco ecc, vi lascio il link al loro blog. Mentre qui trovare gli ultimi sviluppi.

La vicenda di k2Smokes e degli sfortunati 1117.

Nel 2008, una notifica penale si riversò su ben 1117 cittadini italiani. Il Motivo? Aver acquistato stecche di sigarette da un sito internet con base in Svizzera, K2smokes.ch. Il sito in questione aveva dei prezzi molti vantaggiosi, un pacchetto di marlboro rosse o di camel blu poteva infatti essere acquistato ad una cifra inferiore a 3€. La qualità, salvo rare eccezioni, era pressochè identica a quella italiana. Tutto ciò ad un prezzo quasi dimezzato!

Un consistente risparmio economico del 30-50% a pacchetto! Peccato che poi, quasi per paradosso, questo risparmio costò davvero molto caro a queste persone! Le sanzioni che arrivarono infatti partirono da poche centinaia di euro, fino per arrivare a cifre importanti come 60/70.000€! Se siete interessati ad approfondire maggiormente l’argomento (che ad oggi non si è ancora definitivamente concluso) potete visitare un sito ed un forum di supporto a questa incredibile vicenda.

Com’è oggi la situazione? In futuro diventerà legale comprare sigarette o tabacco online?

Ad oggi la situazione non è cambiata. Come 10 anni fà, anche nel 2014 è ILLEGALE comprare sigarette o tabacco online. Nonostante questo, molti siti ancora vendono tabacchi online. Basta infatti fare delle ricerche abbastanza mirate sui motori di ricerca, specie in lingua inglese, per vedere che il mercato prospera. Specie quello statunitense. Alla faccia di  Philip Morris : – D

Per quanto riguarda il futuro in generale, credo che tra 5-7 anni si potranno comprare sigarette e tabacco online senza tanti problemi. Questo genere di protezionismo infatti non potrà durare in eterno. Prima o poi lo stato e le maggiori multinazionali del tabacco se ne faranno una ragione e si metteranno d’accordo per regolarizzare tutto. Potrebbe essere un buon, se non l’unico mezzo, per combattere REALMENTE il contrabbando.

Diverso il discorso per quanto riguarda l’Italia. Qua a casa nostra infatti abbiamo una reputazione da “fanalino di coda dell’occidente” che non possiamo assolutamente perdere! : – ) A parte gli scherzi credo che qua passeranno almeno 10 anni. E magari sotto costrizione dalla comunità europea.

Ma quali sarebbero i vantaggi del comprare tabacco e sigarette online? Innanzitutto il risparmio economico. Che magari in un futuro mercato regolarizzato sarà di un 5-10%. Non sarà molto ok, ma tutto fa “mucchio”, specie nel lungo termine. L’altro vantaggio, il più importante secondo il mio punto di vista, riguarderà la possibilità di comprare certi tipi “particolari” di sigarette o tabacchi che qua in Italia non vengono commercializzati o sono molto difficili da trovare se non su ordinazione tramite codice Aams. Si aprirebbe un nuovo mondo con 3-4 click! Speriamo a questo punto che non rimanga un sogno!

Piccolo Spazio Pubblicitario: Tramite questo articolo abbiamo capito che la vendita di Tabacco e Sigarette online è illegale. Ma per quanto riguarda i restanti articoli per fumatori come Cartine, Filtri, Portatabacco ecc? In questo caso vi do subito una buona notizia. E’ tutto legale e molti siti italiani sono davvero rifornitissimi! Io vi consiglio di andare a fare un salto dal nostro partner Eurocali.it che ha dei prezzi veramente ottimi. Addirittura su qualche articolo si può arrivare a risparmiare anche il 50-60%!