Dimenticatevi tutte le storie sul fatto che il consumo di cannabis sia piacevole e rilassante: a volte accendendosi una canna si può sperimentare la paranoia da marijuana.

E non parliamo di un leggero stato di agitazione, ma veri e propri attacchi di panico. Fortunatamente non è una reazione facile da sperimentare, ma chi ci è passato parla di un’esperienza traumatica da non ripetere.

Scopriamo di cosa si tratta.

Paranoia da marijuana, come si manifesta?

Aumento delle palpitazioni, irrigidimento muscolare, paranoia e stati di panico profondo. È così che i pochi testimoni raccontano l’esperienza ansiogena causata da una canna, e i sintomi ricordano incredibilmente quelli di un attacco di panico.

Quello che è strano è che uno degli effetti principali del consumo dei cannabinoidi è proprio quello di placare e risolvere gli stati d’agitazione più profondi.

Non a caso il consumo di CBD viene prescritto come cura palliativa e alternativa per gli stati ansiosi più gravi. Quello che può capitare è il cosiddetto “effetto paradosso”. Un medicinale creato per contrastare dei sintomi specifici si rivela, in alcuni casi, un potente catalizzatore.

I sintomi non si riducono, piuttosto aumentano esponenzialmente fino ad assumere sembianze mostruose.

In questo caso i testimoni parlano di svenimenti, perdita di coscienza, paranoia e panico allo stato puro. Raccogliere testimonianze più variegate è difficile, perché con le attuali normative di riferimento non tutti sono disposti ad ammettere un consumo illecito di cannabis.

I pochi (e anonimi) testimoni sono però concordi nell’ammettere che l’esperienza non è stata piacevole.

Gli attacchi di panico provocati da una canna sono estremamente rari, ma anche molto vividi. I pochi testimoni raccontano di essersi trovati in uno stato di paranoia improvviso e surreale, culminato in una perdita di coscienza.

Da cosa è provocata la paranoia da marijuana?

Non è ancora chiaro cosa provochi la temibile paranoia da marijuana, ma su una cosa i ricercatori sono concordi: non è la marijuana in sé a causare questi stati ansiogeni, ma la sua combinazione con i nostri geni.

Secondo una ricerca sviluppata dall’Università Della California, nel Dipartimento di Psichiatria e Scienze Bio-comportamentali di Los Angeles, la correlazione causa-effetto è più complessa.

Non si tratta solamente di corredo genetico o di fattori di rischio, ma la loro combinazione con fattori ambientali. I cannabinoidi sono prodotti in minima parte anche dal nostro cervello, e non è implausibile pensare che possano interagire con i cannabinoidi rilasciati dalla ganja, annientandosi a vicenda.

In questo caso una persona ansiosa comincerà ad avvertire un crescente stato di profonda agitazione, che culminerà in una perdita di coscienza o in un profondo torpore.

Prima di lasciarvi prendere dal panico, un piccolo appunto. La paranoia da marijuana è estremamente rara e difficile da sperimentare, e solo una minuscola percentuale di persone la provano nel corso della vita.

Se fosse così comune non si prescriverebbe la cannabis per uso medico, né (tantomeno) sarebbe consigliata alle persone ansiose.

Secondo la scarna letteratura scientifica che abbiamo attualmente a disposizione, gli attacchi di panico da marijuana capiterebbero principalmente a persone con stati di depressione o soggette a frequenti attacchi di panico.

In quel caso è consigliabile evitare di fumare marijuana con un alto contenuto di THC. Preferite piuttosto una tipologia di cannabis dall’alto contenuto di CBD (come la cannabis light), in grado di inibire l’effetto high responsabile dell’ansia.

ansia da marijuana -

Uno dei mezzi più efficaci per contrastare la paranoia da marijuana è quello di distrarsi. Provate a fare una doccia fredda, concentrandovi sul rumore dell’acqua e la sensazione sulla pelle.

Come contrastare la paranoia da marijuana?

Capire che ci troviamo nel pieno corso di un attacco di panico provocato dalla marijuana è sicuramente il primo passo per contrastarlo.

Razionalizzare che si tratta di un effetto causato da una semplice e pura reazione chimica aiuterà il nostro cervello a rimanere razionalmente calmo (nei limiti del possibile).

Considerando che il livello di THC raggiunge il picco sanguigno nel giro di circa 20 minuti, gli effetti d’ansia più rilevanti si localizzeranno tra 30 minuti dopo l’assunzione della canna e termineranno 3 o 4 ore dopo.

Trascorso questo tempo gli effetti (piacevoli o disastrosi che siano) diminuiranno drasticamente, perciò non preoccupatevi: qualsiasi cosa stiate vivendo, sappiate che passerà presto.

La prima cosa da fare per placare l’ansia è quello di tenere la mente impegnata, distraendola il più possibile. Andate in cucina e preparatevi una limonata fresca. Il corpo in movimento comincerà a bruciare più velocemente le sostanze psicoattive, mentre il limone (che contiene terpeni) aiuterà a placare l’ansia.

Fate una doccia tiepida e cercate di concentrarvi sulle azioni presenti: focalizzarsi su qualcos’altro vi aiuterà a far passare il disagio del momento.