Con l’arrivo della bella stagione e le prime tintarelle al mare o in montagna, è molto comune dover fare i conti con scottature, eritemi e arrossamenti.

Stiamo parlando di una circostanza molto frequente, soprattutto per coloro che hanno una carnagione molto chiara (in dermatologia vengono definiti fototipo di tipo 1 o 2), ma che volente o nolente riguarda tutti gli individui indipendentemente da età o tipo di pelle.

Non tutte le scottature sono uguali: l’eccessiva esposizione al sole, infatti, può provocare rossore, macchie, eritemi fino a una fastidiosa sensazione di nausea o dolorose vesciche.

Oltre alle creme doposole, c’è un metodo che può tornarvi utile per combattere le scottature: il CBD. In questo articolo andremo a conoscere il suo influsso sulla cute, gli effetti lenitivi sulla pelle e quali sono le ripercussioni sull’epidermide.

Come si verifica una scottatura solare?

Prima di vedere gli effetti lenitivi del CBD, soffermiamoci un attimo su come si genera una scottatura sulla pelle. Intanto, è bene sapere che si tratta di una naturale reazione della pelle ai raggi ultravioletti (UV) emessi dal sole.

I raggi UVA e UVB colpiscono la pelle in maniera differente perché i primi hanno una lunghezza d’onda più estesa e penetrano in profondità, mentre i secondi raggiungono solo lo strato superficiale dell’epidermide.

Per questa ragione i raggi UVB provocano le scottature solari mentre gli UVA favoriscono l’invecchiamento e aumentano il rischio di melanomi.

Le scottature possono essere classificate in primo, secondo e terzo grado, a seconda della gravità dell’ustione, e comportano sintomi come rossore, dolore, pelle screpolata, brividi, febbre e nausea.

Se doveste manifestare sintomi più gravi come svenimenti, cali di pressione sanguigna o debolezza estrema, recatevi immediatamente in ospedale per un consulto.

Le creme contenenti CBD alleviano i sintomi di una scottatura?

Le lozioni contenenti CBD possono rappresentare un valido rimedio per affrontare una scottatura? Alcuni studi preclinici stanno analizzando gli effetti delle molecole del CBD sui disturbi infiammatori a livello cutaneo.

La nostra pelle è in parte modulata dal sistema endocannabinoide, una rete estesa di recettori capaci di interagire con i cannabinoidi. Questo potrebbe fornire al CBD un raggio d’azione più esteso rispetto ad altre sostanze.

In poche parole, il CBD fa leva sulle sue proprietà antinfiammatorie, dal momento che la pelle arrossata è più esposta a infezioni, ed è in grado di agire anche come antiossidante in contrasto dei radicali liberi.

Ma quali sono i vantaggi dell’applicazione di CBD sulle scottature?

• Allevia la pelle irritata
• È privo di tossicità
• Attenua i segni d’invecchiamento
• Favorisce una risposta immunitaria equilibrata
• Lavora in perfetta sinergia con altri ingredienti cosmetici

Come utilizzare il CBD?

Le creme per uso topico a base di CBD agiscono come una normale pomata. Sono perfette per un‘applicazione localizzata, possono essere spalmate direttamente sulla scottatura solare e generano i massimi effetti nel giro di alcune ore.

Se non avete mai utilizzato lozioni al CBD potete applicarne una piccola quantità in una piccola area per valutare come reagisce la vostra pelle.

Prima di procedere con l’applicazione topica del CBD effettuate una profonda pulizia della pelle della zona infiammata e tamponate per asciugare (non sfregate perché rischiate solamente di peggiorare la situazione).

Applicate generosamente la crema o l’olio di CBD e massaggiate con delicatezza la zona per un perfetto assorbimento della pelle. Vedrete che, una volta in azione, il CBD vi offrirà una sensazione di relax e benessere e vi farà dimenticare i dolori causati dall’ustione solare.

È bene ricordare che il CBD è totalmente atossico e privo di effetti inebrianti. Potete sperimentare, quindi, diversi approcci come l’assunzione di alcune gocce di olio anche per via sublinguale.