Ancora guai in vista per i fumatori delle sigarette fai-da-te: secondo quanto riportato dai principali media dedicati al mondo della finanza, come Il Sole 24 ore, la nuova Manovra 2020, varata dal governo Conte bis, porterà anche ad un aumento del prezzo dei filtri e delle cartine.

La notizia dell’aumento, che colpirà in particolare gli accessori utilizzati per fabbricare le sigarette fai da te, ha già fatto storcere il naso ad alcuni cittadini italiani e scatenato le proteste vivaci dei partiti di destra.

Mentre però Matteo Salvini e Silvio Berlusconi si scagliano contro quello che hanno già soprannominato senza mezzi termini Il Governo delle Tasse, centinaia di fumatori italiani hanno cominciato a chiedersi cosa comporterà la nuova tassa sul fumo, a quanto ammonteranno gli aumenti previsti e quali sono i possibili scenari che si prospetteranno per il futuro.

Noi di SmokeTrip non entreremo nel discorso facendo ipotesi o instaurando dibattiti politici (dopotutto non è questo il nostro obiettivo), ma cercheremo di rispondere alle domande che sono sorte in questi ultimi giorni.

Manovra 2020: di quanto crescerà il prezzo delle cartine e dei filtri delle sigarette?

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Iniziamo rispondendo al quesito più spinoso: di quanto aumenterà il prezzo delle cartine e dei filtri fai da te con la manovra 2020?

Secondo quanto riportato da NewsNotizie.it, l’imposta per il consumo di questi accessori sarà di 0,005 euro a singolo prodotto.

Detto in poche parole, e facendo un piccolo calcolo, per un pacchetto di cartine da 50 pezzi si arriveranno a spendere 25 centesimi in più.

Un aumento tutto sommato contenuto se paragonato alla media degli aumenti che si sono verificati negli altri Paesi europei, ma che assume le sembianze di un vero e proprio balzello con il divieto di vendita online che ha già provocato una levata di scudi da parte dei fumatori.

Il Governo Italiano, per impedire che i fumatori sfuggano a questa nuova tassa, ha legato ad essa anche un vero e proprio divieto di vendere, e di acquistare, questi prodotti online, valido non solo per i rivenditori esteri, ma anche nazionali.

Le cartine per le sigarette fai da te, così come i filtri, potranno essere acquistate soltanto presso i tabaccai autorizzati alla vendita.

Un vero salto all’indietro nel tempo che, a nostra volta, ci fa porre una domanda: quanto scommettiamo che, una volta entrato in vigore questo divieto, ci sarà un aumento del turismo del tabacco nei paesi confinanti con l’Italia (Svizzera, Slovenia e Francia in particolare) e anche del fenomeno del contrabbando?

Per il momento è ancora troppo presto per rispondere a questo quesito, ma visto quanto accaduto pochi anni fa con l’aumento del prezzo della benzina, non è escluso che lo scenario dell’esodo all’estero possa verificarsi, in particolare nelle zone di confine.

Sigarette elettroniche: buone notizie in arrivo

Le sigarette elettroniche invece, che in un primo istante sembravano essere le più colpite dalla nuova manovra di bilancio, potranno tirare un sospiro di sollievo.

Stando a quanto rivelato dal testo della Manovra 2020, diversamente da quanto annunciato dai media, non saranno toccate dalla nuova tassa sul fumo.

I fumatori di e-cigarettes quindi potranno continuare a godersi la loro dose di nicotina senza il timore di andare incontro a nuovi rincari.

Tuttavia, per avere una certezza, si dovrà aspettare la delibera del Senato: il testo infatti, giunto il 31 ottobre 2019 in aula, dev’essere ancora visionato, quindi le prime conferme dovrebbero arrivare già nel corso di questa settimana o, al più tardi, all’inizio della prossima.

Quanto incasserà lo Stato Italiano con la nuova legge sul fumo?

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Lo Stato Italiano, secondo una prima previsione, con la nuova tassa sul fumo dovrebbe incassare una somma pari a circa 88 milioni di euro.

In un primo momento si era parlato di una stima più alta, pari a circa 200 milioni di euro, ma le ultime novità riguardanti le sigarette elettroniche hanno portato ad una diminuzione del gettito di introiti.

A confermare la notizia che le sigarette elettroniche non saranno soggette alla nuova tassa sul fumo è stata Laura Castelli, sottosegretaria dell’Economia, con un comunicato rilasciato all’ANSA.