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La sigaretta elettronica è un oggetto di uso quotidiano molto controverso. C’è chi la considera una vera e propria salvezza per i tabagisti e chi, invece, è sempre stato diffidente. Per capire meglio come stanno le cose, è bene fare riferimento ai dati della ricerca. Quando ci si chiede se chi fuma la sigaretta elettronica rischia di passare al tabacco, bisogna chiamare in causa alcuni dati molto recenti.
Se vuoi approfondire questo importante interrogativo, seguici nelle prossime righe.
Oggi sigaretta elettronica, domani tabacco
Il quadro, almeno per i ricercatori, è chiaro: chi fuma la sigaretta elettronica rischia di passare al tabacco. Questo è il risultato principale di uno studio effettuato da un team scientifico USA, attivo presso il Dartmouth College. Questo lavoro di ricerca è partito da un altro dato di fatto: negli USA, tra gli utenti di età compresa tra i 14 e i 30 anni, le sigarette elettroniche sono più popolari del tabacco.
La ricerca, i cui dettagli sono stati pubblicati sulle pagine di Jama Pediatrics, ha escluso fattori di rischio come la compagnia di amici fumatori. A cosa sarebbe dovuto il rischio? Secondo i ricercatori, il focus è da ricondurre all’esposizione alla nicotina e all’esecuzione dei medesimi gesti dei fumatori. Da qui al consumo di tabacco, il passo sarebbe molto breve.
Lo studio appena ricordato, però, non è l’unico che dimostra che fumare la sigaretta elettronica può essere il preludio all’utilizzo di tabacco.
I dati di Τobacco Research
Come appena ricordato, lo studio sopra citato non è l’unico punto di riferimento per approfondire la questione del rischio di tabagismo tra chi fuma la sigaretta elettronica. Degni di citazione sono anche alcuni dati pubblicati su Τobacco Research lo scorso mese di luglio. Cosa dicono di preciso? Ricordiamo prima di tutto che stiamo parlando di una ricerca effettuata su 3000 giovani inglesi.
A condurla sono stati i ricercatori dell’Università di di Leeds, che hanno monitorato le risposte dei giovani di 20 scuole del Regno Unito di età compresa tra i 13 e i 14 anni. Alcuni di loro avevano già fumato tabacco, alcu
ni usavano la sigaretta elettronica e altri, invece, non avevano mai fumato in alcun modo.
A dodici mesi da queste rivelazioni iniziali sono state prese nuovamente le risposte e misurato il monossido di carbonio nel respiro. Quello che è emerso è che coloro i quali un anno prima usavano la sigaretta elettronica, avevano provato a fumare tabacco.
Le altre ricerche in merito al rischio di passare al tabacco dopo aver fumato la sigaretta elettronica
Ovviamente di dati che ne sono tanti altri. Per fare un esempio, possiamo chiamare in causa i dettagli di una ricerca pubblicati sulla rivista Nicotine and Τobacco Research. Cosa evidenziano? Che, negli ultimi anni, l’uso della sigaretta elettronica è triplicato tra i ragazzi che non fumano. Molti di loro, sono stati da questo incoraggiati a passare alla sigaretta normale.
Il quadro appena descritto, ha portato i cardiologi a formulare un’istanz per vietare la sigaretta elettronica ai minori, limitandone anche la pubblicità. Questo scenario non può certo lasciare indifferenti le aziende produttrici di tabacco. Come si stanno muovendo? Cercando prima di tutto di capire quali sostanze compongono i prodotti disponibili in commercio e quali effetti possono avere.
Di certo c’è che è sempre aperto l’interrogativo in merito alla sicurezza dell’e-cig. Il consumo a lungo termine della nicotina senza tabacco è pensato per essere sicuro, ma la nicotina non è certo esente da pericoli. Negli ultimi anni, sono stati diversi i casi di persone che hanno subito intossicazioni dopo aver bevutoil liquido della sigaretta elettronica.
Non ancora conosciuti nel dettaglio sono gli effetti a lungo termine dell’inalazione di glicole propilenico. Questa sostanza chimica, costituisce la gran parte del liquido vaporizzato dall’e-cig. Molecola organica utilizzata in numerose applicazioni, compreso nel cibo, deve essere introdotta nell’organismo evitando di esagerare.
Può infatti irritare notevolmente il sistema respiratorio. Cosa dire anche sulle numerose sostanze chimiche contenute nelle sigarette elettroniche, delle quali si sa davvero molto poco? Diversi timori sono diffusi in merito alla qualità di questi prodotti. Sono stati rinvenuti diverse volte dei contaminanti tossici e, in alcuni casi, sono esplose le batterie.
I ricercatori, nel corso degli ultimi anni, stanno sottoponendo le sigarette elettroniche ai medesimi test che vengono messi in campo quando si tratta di fare luce sugli effetti delle sigarette tradizionali sulla salute umana. Cosa è stato trovato? In alcuni casi, sulle cellule coltivate in vitro ed esposte all’e-cig, sono state rinvenute delle mutazioni geniche.
Stiamo parlando di cambiamenti che hanno poco di dissimile da quelli indotti dal consumo di tabacco tradizionale. Diversi altri studi hanno rilevato anche che il fumo delle sigarette ha portato una riduzione delle esalazioni di ossido nitrico. Questo può significare che utilizzarle altera la funzione polmonare. I lavori clinici appena citati sono però troppo recenti per affermare qualcosa di sicuro sulla loro veridicità scientific.
Di certo che gli effetti dell’e-cig sono da indagare e che il suo utilizzo non manda automaticamente in pensione il tabacco nella vita delle persone.