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Le cartine per sigarette di buona qualità, realizzate con materiali naturali, non solo sono meno nocive, ma migliorano anche l’esperienza del fumare.
Al giorno d’oggi, in commercio, possiamo trovare numerosi tipi di cartine, indicati sia per i fan delle sigarette fai da te sia per i fumatori di cannabis, ma c’è una domanda che, più di tutti, ronza nelle teste dei fumatori.
Quali sono le differenze fra cartine naturali e cartine sbiancate e perché le prime, spesso, sono considerate più “salutari” delle seconde?
Cartine per le sigarette: di cosa sono fatte?
Le cartine per le sigarette tradizionali vengono realizzate con pasta di legno, che presenta sia vantaggi sia svantaggi quando si tratta di fumare.
Negli ultimi vent’anni sono entrate sul mercato altre tipologie di cartine, considerate più eco sostenibili e attente alla salute dei fumatori, come ad esempio quelle in riso, canapa e cellulosa trasparente.
Ciascun tipo di cartina ha le sue caratteristiche uniche e si rivolge ad un determinato fumatore, da quello alle prime armi fino all’esperto del fai da te.
Cartine sbiancate o naturali: in cosa differiscono?
Le cartine per le sigarette, come pure quelle utilizzate per fabbricare i joint, presentano porosità diverse e che, in genere, si occupano di controllare la ventilazione e la velocità della combustione.
A parte questo, che è una delle caratteristiche da considerare quando si acquistano le cartine per le sigarette, la carta può apparire bianca (segno che è stata sbiancata) o naturale (marrone chiaro).
Le cartine sbiancate, a differenza di quelle naturali, possono contenere sostanze chimiche aggiuntive che rallentano la combustione e stabilizzano il fumo, la cenere e la carta stessa.
Queste cartine, di solito, sono più bianche a causa della presenza del cloro e del carbonato di calcio, che aiutano a diminuire il rischio di ustioni.
Tuttavia, per contro, queste cartine sono anche più nocive per la salute e, spesso, contengono anche aromi o coloranti che non hanno alcun motivo per essere aspirati o inalati.
Al giorno d’oggi, con l’aumento della consapevolezza tra i fumatori e dell’attenzione all’ambiente, sempre più aziende stanno abbandonando man mano le cartine sbiancate a favore di quelle naturali, che oltre a non contenere sostanze chimiche, riducono i possibili danni e il retrogusto lasciato dal fumo.
Le tipologie disponibili in commercio
- Cartine classiche (almeno 80% in cellulosa): sono le più popolari e le più diffuse da oltre un secolo. La loro consistenza le rende facili da maneggiare e da arrotolare e possono essere sbiancate oppure no. La pasta di legno è solida e, generalmente, mantiene bene la sua forma, anche in presenza di poca umidità o mani tremanti e sudate. Le cartine fabbricate in cellulosa solitamente hanno una velocità di combustione media.
- Cartine di riso: le migliori sono fatte con ingredienti rigorosamente naturali, il che significa che il riso dev’essere lavorato e pressato. Più sottili rispetto alle altre, sono buone per i polmoni, ma per contro richiedono uno sforzo maggiore per il rolling up. Inoltre, essendo lisce, queste cartine possono non aderire bene alle dita e sono anche molto vulnerabili all’aria umida. Scordati quindi di concederti la tua sigaretta del dopo pausa pranzo se fuori piove. Tuttavia, anche se sono molto sottili, bruciano più lentamente, quindi puoi goderti di più il piacere della tua sigaretta.
- Cartine di canapa: sono le più ecosostenibili, perché oltre ad aiutare a salvare le foreste, non sono mai sbiancate e forniscono una buona presa per l’arrotolamento. Tuttavia, oltre ad assorbire l’umidità, hanno una velocità media di combustione e non rendono bene come le cartine di riso. Da ultimo, in particolare se non si ha la tendenza a fumare canapa, si potrebbe trovare spiacevole il retrogusto lasciato da queste cartine.
- Cartine trasparenti in cellulosa: meno conosciute rispetto alle prime tre, sono trasparenti e, di solito, non hanno sapori strani. Possono essere divertenti da provare, soprattutto se ti piacciono le novità, ma anche parecchio difficili da arrotolare visto che sono molto sottili. Prima di approcciarle quindi, è meglio che tu faccia un po’ di esercizio con le dita delle mani.