Hai già provato a meditare fumando la cannabis?

I buddisti generalmente non approvano l’uso di sostanze che alterano la coscienza quando si medita, ma per contro ci sono molte comunità religiose, sparse in tutto il mondo, che vedono la cannabis come un aiuto nelle loro pratiche spirituali.

L’esempio più noto è quello del movimento rastafariano, sdoganato negli anni Settanta dal cantante giamaicano Bob Marley e che, ancora oggi, conta milioni di adepti anche al di fuori dei confini della Giamaica.

Per i rasta, la cannabis è una pianta sacra e, altrettanto spesso, associata all’Albero della Vita. Viene fumata con pipe d’acqua speciali, i chalices, durante le sessioni della comunità.

I rasta credono che la cannabis sia un dono divino e che la comunione con la pianta li avvicini a Dio (Jah).

Sadhus, un santone indiano, quando deve prepararsi per la meditazione, fuma cannabis in un chillum. E non è tutto: durante alcune feste indù, come la Festa di Holi, i seguaci del dio Shiva consumano il bhang.

Il bhang è una bevanda a base di latte, burro chiarificato e una pasta di fiori e foglie di cannabis, solitamente arricchita con molte spezie.

La cannabis, per gli indù, è un veicolo sacro, perché stimola la ghiandola pineale, che sarebbe l’equivalenta del chakra del terzo occhio. La cannabis quindi renderebbe lo yogi più consapevole della sua posizione respiratoria e corporea.

La cannabis quindi può davvero renderti più consapevole di quanto normalmente lo sei. Come può essere usata per la meditazione allora?

Meditazione fai da te: come prepararti

meditazione e cannabis

Gli esperti consigliano di iniziare la tua sessione di meditazione prima di consumare la cannabis. Se possibile, prepara il posto in cui ti trovi: pulisci un po’, accendi una candela e brucia un bastoncino d’incenso.

Assicurati di essere seduto, o sdraiato, in una posizione comoda, e in un luogo in cui non verrai disturbato.

Inizia con la tua meditazione concentrandoti sulla respirazione. Se lo preferisci, puoi aiutarti dicendo a mente inspira ed espira ad ogni respiro.

Ti renderai conto, dopo un po’, che il tuo respiro diventerà più profondo e lento.

A questo punto potrai rivolgere l’attenzione al tuo corpo. Prendi lentamente coscienza del diverse parti del tuo corpo: comincia con le dita dei piedi, il piede e la gamba sinistra, poi prosegui con la parte destra.

Concentrati poi sulla pancia e sul torace, dopodiché continua fino alla testa. In seguito porta la tua attenzione sull’ambiente: potresti avere gli occhi chiusi, ma ciò non ti impedisce di diventare consapevole di questo ambiente.

Potresti diventare consapevole di suoni e altre sensazioni, come il caldo e il freddo.

Questi sono solo suggerimenti, perché puoi anche concentrarti sugli altri aspetti del momento, per esempio i pensieri e le emozioni.

Molte persone hanno difficoltà ad osservarli senza esserne coinvolti, quindi ricordati, sempre: il tuo obiettivo è quello di rimanere concentrato sul momento presente.

Ogni volta che sei distratto dai pensieri, o dalle preoccupazioni sul passato o sul futuro, torna a concentrarti sull’argomento della meditazione e lascia scorrere il resto.

Cannabis e meditazione: il momento della consacrazione

Quando ti sentirai pronto, sarà il momento di consacrarti. Decidi in anticipo la modalità di consumo della cannabis: vuoi fumare uno spinello oppure bere semplicemente un bhang?

Alcuni yogi moderni preferiscono vaporizzare l’ambiente con aromi a base di cannabis piuttosto che fumarla, perché è più salutare per i polmoni.

Puoi intensificare il momento della consacrazione, e del consumo della cannabis, recitando preghiere o formulando le tue intenzioni.

Ritorna quindi alla tua meditazione. Se lo desideri, puoi semplicemente ripetere i passaggi precedenti o, se possibile, prova a concentrarti solo sulla respirazione per un lungo periodo di tempo.

È la forma più elementare di meditazione e sono state riportate esperienze spettacolari con una combinazione di cannabis.

Meditazione: perché può aiutarci ancora oggi e qual è il ruolo della cannabis?

cannabis e meditazione

Praticata dagli esseri umani da secoli, la meditazione è un ottimo strumento per raggiungere la pace interiore. È anche ottima per alleviare lo stress, per calmare la mente, per collegare la psiche e il corpo, nonché per migliorare la nostra salute generale.

La cannabis, unita alla meditazione, amplifica questi effetti: può infatti aiutare ad allargare la mente e anche ad aumentare la consapevolezza delle cose.

Se hai appena iniziato a meditare, la cannabis può aiutarti a raggiungere più in fretta un buono stato d’animo durante la consacrazione, mentre se sei già esperto, potrebbe portarti ad un livello superiore di serenità.

La meditazione è un’abilità mistica che dev’essere studiata per diversi anni prima di poter essere goduta a pieno regime.

Il principio alla base della meditazione, in quanto tale, potrebbe essere riassunto in questo modo: liberare la mente e consentire a tutte le forme di problemi e di pensieri di placarsi.

Può sembrare facile in apparenza, ma in realtà è qualcosa che la maggior parte di noi non riesce a fare con uno schiocco delle dita, soprattutto in un mondo iperattivo come il nostro.

Ed è qui che entra in gioco la cannabis: può aiutare a rilassarci, a concentrarci e a liberare la mente.

Il modo principale con cui la cannabis interagisce con il nostro corpo è attraverso i recettori dei cannabinoidi che si trova nel sistema endocannabinoide.

Questi recettori, che si trovano in tutto il nostro corpo, influenzano esperienze fisiologiche come l’umore, il comportamento e i pensieri.

I cannabinoidi presenti nella cannabis stimolano direttamente, e indirettamente, questi recettori, producendo un effetto rilassante ed euforico.

Tieni presente che non tutte le varietà di cannabis producono gli stessi effetti. Alcuni ceppi, per esempio, possono stimolare e produrre un effetto energetico e più celebrale, aumentando così l’ansia e l’irrequietezza nei consumatori più sensibili.

Per questo motivo, se vuoi usare la cannabis per aiutarti nella meditazione, devi trovare la varietà ideale per integrare la tua pratica meditativa.

Alcune varietà di indica, per esempio, possono rendere più difficile la concentrazione e mandarti al tappeto in pochissimo tempo. Ricordati: ognuno è diverso e, una varietà che va bene per un consumatore, potrebbe non avere gli stessi effetti benefici su di te.

Cannabis: quali sono le migliori varietà per la meditazione?

  • White Widow (o vedova bianca): oltre a migliorare la creatività, la White Widow offre un effetto celebrale confortevole, ma energico. Non solo infatti incoraggia a connettersi con gli altri, ma anche con la mente e con l’universo. E, dopotutto, cos’è la meditazione se non una connessione tra la mente e il mondo che ci circonda?
  • Royal cookies: ha un sapore dolce e terroso ed effetti di vasta portata. Questa varietà, oltre ad elevare lo spirito fino a fargli raggiungere l’euforia, crea anche un profondo rilassamento per il corpo. La Royal Cookies è molto potente, quindi se sei un principiante della cannabis, inizia con una piccola quantità per ottenere le sensazioni migliori.
  • Northern Light (o luce del Nord): la Northern Light è la più pura tra le varietà di indica. Oltre a mandare in un’euforia onirica, rilassa i muscoli, quindi sarai in grado di mantenere la posizione di meditazione come un vero campione. Rappresenta anche un aiuto naturale per il sonno in casi gravi di insonnia e per combattere i disturbi più disparati e legati allo stress. Che tu stia cercando una cannabis capace di garantirti una notte tranquilla o di dare una spinta alla tua meditazione, la Northern Light ti regalerà molte soddisfazioni.
  • Blue Mystic: poco conosciuta in Italia, è un’altra indica capace di favorire la meditazione. Rilassa il corpo e la mente, ma offre anche conforto dallo stress. La Blue Mystic può anche essere utilizzata per combattere il sonno e la fatica. Senza dimenticare che il suo aroma di mirtillo è delizioso e che, con qualche boccata, il dolore e il disagio spariranno. A causa di questa serie di motivi, la Blue Mystic è la varietà preferita dagli yogi moderni che si stanno preparando per la meditazione.