Ci sono molte ragioni per cui qualcuno potrebbe aver bisogno di una trasfusione di sangue. Questi motivi includono: un grave incidente o infortunio, chirurgia, malattie o condizioni come l’anemia e l’emofilia.

Il sangue usato per questa procedura vitale viene raccolto attraverso il processo di donazione del sangue. Ma posso donare il sangue se fumo cannabis?

Droghe leggere e donazione sangue

Cerchiamo di chiarirci le idee: il principale componente della cannabis è il delta 9 tetraidrocannabinolo (THC), che si accumula nel tessuto adiposo e viene eliminato dall’organismo in circa una settimana. Di fatto la cannabis resta nelle urine da 7 a 30 giorni, nei capelli per 90 giorni e nel sangue per 14 giorni.

I periodi variano a seconda della quantità e della frequenza di assunzione. La ricerca del thc può venir effettuata nel sangue, ma in genere viene fatta nelle urine e nei peli.

Puoi metterti nei guai per aver cercato di donare sangue “contaminato”? Se negli Stati Uniti non è un problema, in altre parti del mondo come in Europa invece, potrebbe esserlo. Queste norme per la donazione del sangue variano a seconda del Paese.

Se vi presentate alla banca del sangue visibilmente fatti, la risposta sarà inevitabilmente un no. In generale, le banche del sangue vogliono sapere se avete avuto rapporti sessuali a rischio: incluso il sesso non protetto con un partner occasionale. Molte banche del sangue chiedono specificatamente se avete dei rapporti omosessuali. Vogliono sapere se avete  fatto viaggi in paesi a rischio o dove c’è in corso una malattia contagiosa. In questi casi ovviamente non vi permetteranno di donare il sangue.

Ma se sono un fumatore di cannabis?

Puoi donare sangue se fumi cannabis? Il medico del centro trasfusione è tenuto al segreto professionale e non può fare alcun tipo di denuncia. Ma sarà lui a decidere se prendere in considerazione  il tuo sangue, come adatto alla donazione o no.

Queste informazioni arrivano dal presso trasfusionale della ASL locale. Il questionario che si deve compilare prima di poter effettuare della donazione prevede anche la domanda su l’uso di alcune sostanze.

Occorre comunque fare una distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti.  Quest’ultime prevedono l’esclusione definitiva dalla donazione di sangue, ma per le droghe cosiddette leggere – con riferimento alla cannabis – devono trascorrere 20 giorni dall’ultimo utilizzo.

La tracciabilità della cannabis nel sangue dipende da tanti fattori come: il peso, il grasso corporeo, la velocità del metabolismo, ecc. Dopo la donazione, vengono eseguiti diversi esami di laboratorio obbligatori sul sangue prima che venga messo in banca.

Questi esami includono cose come:

  • fattore Rh,
  • test per le infezioni,
  • HIV,
  • HTLV (leucemia a cellule T umane / virus linfotropico),
  • epatite B e C,
  • sifilide,
  • Virus del Nilo occidentale,
  • Malattia di Chagas,
  • rimozione delle cellule T linfocitarie, che possono causare una reazione quando trasfusi.

Potrebbe essere ragionevole, volendo comunque donare il sangue,  provare a non fumare cannabis almeno una settimana prima della donazione. Se invece sei stato un fumatore assiduo, meglio aspettare dai 30 ai 40 giorni.