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Il 26 luglio 2019 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), durante una conferenza che si è tenuta a Rio de Janeiro, ha rilasciato un comunicato stampa che ha messo in allerta l’opinione pubblicata e scatenato una feroce campagna contro le sigarette elettroniche.

L’organizzazione ha dichiarato che le sigarette elettroniche non solo sono nocive, ma devono anche essere regolarizzate come gli altri prodotti da fumo.

E come se già questo non bastasse, le ha anche sconsigliate alle persone che intendono smettere di fumare.

Tuttavia quanto c’è di vero in questa dichiarazione? La sigaretta elettronica, proposta come alternativa alle sigarette tradizionali, è davvero così pericolosa per la salute? Facciamo un po’ di chiarezza.

Sigarette elettroniche sotto la lente: lo studio dell’Aberdeen Royal Infirmary

Pochi mesi prima della conferenza stampa tenuta dall’OMS Abhi Matur, insieme ad altri ricercatori che lavorano presso l’Aberdeen Royal Infirmary, ha realizzato uno studio per stabilire se la sigaretta elettronica fosse effettivamente pericolosa come quella tradizionale oppure no.

I risultati di questo studio, pubblicati anche sul The Journal of the Royal College of Physicians of Edimburgh, hanno evidenziato che sempre meno persone stanno fumando le sigarette convenzionali, mentre sempre di più stanno facendo uso di sigarette elettroniche o si stanno convertendo ai “prodotti da svapo”.

Le sigarette elettroniche non sono altro che dei dispositivi, funzionanti a batteria, che i fumatori usano per inalare, o svapare, sostanze che possono essere più o meno aromatizzate – e una di queste è la nicotina.

Le sigarette tradizionali introducono nicotina nei polmoni dei fumatori attraverso l’atto del fumare. Tuttavia, oltre a questa sostanza, immettono anche sostanze tossiche come il catrame e il monossido di carbonio.

Lo svapo, secondo quanto scoperto dai ricercatori, introduce le stesse sostanze nocive delle sigarette tradizionali, ma in quantità molto più basse.

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Un altro aspetto interessante, che è stato evidenziato nella ricerca, è che i fumatori che decidono di passare alle sigarette elettroniche riducono di molto le possibilità di contrarre il cancro, in quanto diminuiscono la loro esposizione alle oltre 70 sostanze cancerogene presenti nel fumo della sigaretta convenzionale.

Le probabilità per uno svapatore di contrarre il cancro è dello 0,5% più bassa rispetto ad un fumatore di sigarette tradizionali.

C’è però anche un aspetto poco piacevole che è stato riscontrato: anche le sigarette elettroniche, come le sigarette tradizionali, introducono nel flusso sanguigno delle particelle ultrasottili, che possono causare problemi cardiaci e più in generale al sistema cardiocircolatorio.

Gli svapatori che fumano la sigaretta elettronica tutti i giorni quindi, anche se corrono meno rischi di contrarre il cancro, hanno possibilità più elevate di avere un infarto rispetto a quelli che svapano raramente o in modo saltuario.

Le sigarette elettroniche possono aiutare davvero a smettere di fumare?

Gli autori dello studio hanno inoltre aggiunto che le sigarette elettroniche, almeno all’inizio, erano state create proprio per aiutare le persone a smettere di fumare, tanto da apparire, subito dopo il loro esordio sul mercato, in molte guide delle associazioni stop tobacco.

Ciò spiega perché, già nel corso del 2017, si è assistito ad una crescita del numero degli svapatori. Alcuni studi, realizzati nel biennio 2017-2018, hanno riportato che, dall’introduzione della sigaretta elettronica, sempre più persone hanno smesso di fumare.

Un altro invece ha evidenziato che il desiderio di smettere di fumare è il motivo più comune per cui i fumatori, dopo aver abbandonato sigari e sigarette tradizionali, si sono convertiti alle sigarette elettroniche.

Da ultimo, ma non meno importante, un altro studio, quest’ultimo realizzato in tempi più recenti, ha notato che in alcuni casi lo svapo ha aiutato persino i fumatori a stare lontani dalle sigarette per un anno, e anche di più, rispetto ad altri aiuti, come ad esempio le gomme da masticare alla nicotina, e in altri addirittura a smettere di fumare in modo definitivo.

Tre fatti che forse non conosci ancora sulle sigarette elettroniche

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Anche se, come abbiamo visto, secondo gli studi condotti dai ricercatori inglesi le sigarette elettroniche sono meno pericolose rispetto agli altri prodotti da fumo, dopo le ultime dichiarazioni dell’OMS il dibattito è destinato a continuare ben oltre l’estate.

Prima di lasciarti però, ti sveliamo tre fatti che forse non conosci ancora sullo svapo e che, se sei un fumatore, potrebbero convertirti alla sigaretta elettronica, o perché no, farti pensare anche solo di provarla “giusto per vedere com’è”:

  • Per le persone che fanno uso abituale di prodotti da fumo, come sigari e sigarette, le sigarette elettroniche forniscono la dose quotidiana di nicotina di cui hanno bisogno, ma senza esporli a tutte le sostanze nocive derivanti dal fumo e dal filtro “tradizionali”. Non è chiaro se le sigarette aiutino o meno a smettere di fumare, ma di certo se stai pensando di andare in quella direzione, possono darti un supporto prezioso.
  • Le persone che non fumano già dovrebbero evitare le sigarette elettroniche, perché il liquido presente al loro interno contiene nicotina, una sostanza che aumenta il rischio di contrarre patologie come l’alta pressione sanguigna e il diabete. Gli agenti che insaporiscono i liquidi, se usati sul lungo periodo, possono provocare problemi cronici ai polmoni, mentre alcuni potrebbero contenere addirittura formaldeide e altre tossine.
  • L’uso delle sigarette elettroniche sta aumentando anche tra i giovani, ma questa purtroppo non è una buona notizia: l’esposizione del cervello in fase di sviluppo alla nicotina può causare non solo gravi ritardi, ma anche predisporre gli adolescenti a consumare altre droghe.