Una scoperta tutta italiana e che, nel prossimo futuro, potrebbe riscrivere il destino della sigaretta elettronica (soprattutto in vista della prossima Tpd 2021): l’aggiunta di polifenoli al liquido usato per le sigarette elettroniche consente di azzerare (quasi) la concentrazione di molecole tossiche.

A rivelarlo è stata una ricerca, pubblicata su Rcs Advances, la rivista ufficiale della Royal Society of Chemistry, condotta dai ricercatori italiani del Cnr in collaborazione con le università inglesi di Abertay, St.Andrews e Nottingham.

Cosa sono i polifenoli e come influenzano la salute umana

I polifenoli sono un gruppo eterogeneo di sostanze naturali, presenti nella frutta fresca, nella verdura, nel cacao, nel thè, nel caffè e nel vino, capaci di svolgere un’azione positiva sulla salute umana.

Non per nulla in chimica, e anche nel settore alimentare, vengono indicati anche con il termine di vitamina P.

Queste molecole organiche naturali, secondo quanto scoperto dai ricercatori italiani, sono formate da uno o più anelli aromatici, i cosiddetti fenoli, che a quanto pare sarebbero capaci di limitare e, in alcuni casi, di controllare la formazione di formaldeide, di acetaldeide e di altri carbonili.

Sostanze che, guarda caso, sono contenute in molti liquidi usati per le e-cigarettes e considerate, su larga scala, delle vere e proprie killer per le cellule del cavo orale, dei bronchi, degli alveoli e dei polmoni.

I retroscena della nuova scoperta italiana

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I ricercatori italiani, sapendo che alcuni polifenoli avevano la capacità di modificare o di legare queste sostanze tossiche, prodotte dal consumo di zuccheri, lipidi e proteine, hanno pensato di applicare lo stesso principio ai liquidi delle sigarette elettroniche.

Insieme al gruppo di ricerca del professor Alberto Fiore dell’Università di Abertay, quindi, hanno aggiunto queste molecole a liquidi simili a quelli usati per le e-cigarettes.

Fatto questo, successivamente hanno misurato l’effettiva riduzione di acetaldeide, formaldeide, gliossale e metilgliossale nei fumi prodotti e hanno quantificato la formazione delle sostanze derivate tra polifenoli e specie tossiche carboniliche.

I risultati sono stati a dir poco sorprendenti e, in alcuni casi, davvero significativi.

Gli e-liquid del futuro grazie ai polifenoli potrebbero essere meno tossici

I polifenoli infatti, subito dopo essere stati aggiunti alle simulazioni dei liquidi usati per le sigarette elettroniche, hanno portato ad una riduzione delle specie nocive del 99,6%.

In alcuni casi è stata anche osservata una correlazione inversamente lineare tra la concentrazione dei polifenoli usati e le molecole tossiche.

I pochi addotti rimasti (circa lo 0,4%), oltretutto, sono risultati meno pericolosi.

In assenza di queste molecole organiche naturali, quindi, avrebbero potuto provocare più danni alla salute dei vapers.

E, ad evidenziarlo, oltre a rapporti scritti, ci sono anche prove tossicologiche, condotte dai partecipanti a questo studio direttamente sulle cellule bronchiali, polmonari e alveolari.

Questi risultati, come sottolineato da Antonio Dario Troise, ricercatore per il Cnr e per l’Ispaam, dimostrano non solo che i polifenoli sono in grado di contrastare la formazione di sostanze potenzialmente dannose nelle sigarette elettroniche, ma in più offrono uno strumento valido per future applicazioni di nuove formulazioni arricchite da molecole funzionali derivanti da scarti agroalimentari.

Un passo molto importante per il futuro delle sigarette elettroniche e che, nei prossimi anni, potrebbe portare alla produzione di e-liquid meno tossici per la salute umana e ad una rivoluzione senza precedenti nel mondo delle e-cigarettes.

polifenoli rendono sigaretta elettronica sicura

Perché la nuova ricerca del Cnr sul ruolo dei polifenoli è così importante?

A parte che, ad oggi, nessun team scientifico ha mai pensato di aggiungere queste molecole alla composizione dei liquidi per le e-cigarettes al fine di ridurne la tossicità, ma si tratta di una strada poco esplorata e che potrebbe aprire nuovi scenari.

E, anche se per il momento non sappiamo ancora quali, di sicuro adesso lo spettro della nuova Tpd 2021 fa meno paura rispetto a qualche settimana fa.

La luce si è accesa e ora c’è una speranza per i vapers italiani e non solo.

Non rimane che attendere come i risultati di questa ricerca verranno tradotti nella pratica ed, eventualmente, l’arrivo dei primi liquidi per sigarette elettroniche non tossici, o a bassa tossicità, sugli scaffali dei rivenditori.